Riabilitazioni Implanto-Protesiche Post-Oncologiche

Trattamenti implanto protesici a seguito di interventi ricostruttivi per tumori del cavo orale. Caso clinico: ameloblastoma mandibolare.

Da oltre 10 anni il Dr Pierpaolo Racco lavora a fianco dell’unità di Chirurgia Maxillo-Facciale di Milano diretta dal Prof. A. B. Giannì. Lavorando in equipe, ognuno secondo le proprie competenze, si cerca di restituire a questi pazienti la salute ma anche una soddisfacente qualità della vita nel rispetto della loro sfera emotiva.

Grazie ai progressi della medicina e alle tecnologie, gli interventi di asportazione delle neoplasie diventano sempre meno demolitivi e le ricostruzioni più precise. Il tutto finalizzato a far sì che il tumore cambi il meno possibile la vita futura dei pazienti.

La terapia.

Pierpaolo Racco Riabilitazioni Implanto Protesiche Post Oncologiche 001

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 4.500 tumori a livello del cavo orale, e 3.000 persone muoiono a casa di queste patologie.

Basti pensare che il 4% nell’uomo e l’1% nella donna di tutti i tumori maligni sono localizzati in bocca o in strutture ad essa collegate (lingua, mucose, gengive, labbra, tonsille, ghiandole salivari…). L’età media di insorgenza è di circa 65 anni.

Molto più di esporre come questi tumori si curino, è importante spiegare come devono essere prevenuti. Ossia conoscere e quindi limitare i fattori di rischio che possono essere responsabili dell’insorgenza della patologia.

  • Il consumo di alcolici e tabacco
  • L’esposizione scorretta ed eccessiva ai raggi solari
  • La presenza di fattori traumatici costanti come protesi incongrue o superfici dentali taglienti (spesso in seguito a carie o fratture)
  • Una scadente igiene orale
  • Le infezioni da papilloma virus umano


Sottoporsi periodicamente a una visita odontoiatrica (almeno una volta l’anno) consente al clinico non solo di verificare lo stato di salute della dentatura, ma anche dei tessuti molli. Infatti queste patologie si presentano il più delle volte come macchie biancastre o arrossate o come ulcere che non guariscono.

Inoltre qualsiasi segno o sintomo che perdura oltre la seconda settimana è meritevole di indagine (es: una biopsia. Un piccolo prelievo della lesione che permette di poterla analizzare in laboratorio).

La diagnosi precoce della patologia consente trattamenti meno invasivi e percentuali di guarigione molto alte. Inoltre avere una corretta igiene orale, avere una dentizione in grado di triturare correttamente il cibo e seguire una dieta ricca di frutta e verdura sono adeguate misure di prevenzione all’insorgenza di questo tumore.

Casi Clinici

Ameloblastoma mandibolare.

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